l gazebo in piazza San Benedetto, poi la camminata alla quale hanno preso parte anche i candidati consiglieri e il candidato sindaco Federico Frigato della lista Rovigo Si Ama, con maglietta “d’ordinanza”. Una mattinata fianco a fianco con i residenti della frazione di Grignano Polesine, per proseguire nel cammino di raccolta delle loro esigenze ed istanze e per presentare un programma concreto che ha tanto da dire sulle frazioni.
Idee e proposte che hanno raccolto l’interesse dei residenti di Grignano.
Gazebo in piazza e camminata con i candidati consiglieri Qui, il problema maggiore è rappresentato, oltre che dalla necessità di manutenzioni e sistemazioni che accomuna le 11 frazioni del capoluogo, a lungo messe in secondo piano dall’amministrazione comunale, dall’assenza di una pista ciclabile di collegamento col capoluogo. Una lacuna che sconta anche il clamoroso passo falso dell’amministrazione Gaffeo, che ha stoppato un progetto già avviato per proporne uno, su un percorso alternativo, risultato poi infattibile, come varie voci avevano già sottolineato al momento della sua adozione.
“Col risultato – spiega Frigato - che in cinque anni non è stato fatto nulla. Salvo presentare, a fine legislatura, l’avvio di un fantomatico ‘primo lotto’ di ciclabile che sa solo di presa in giro: senza il madornale errore dell’amministrazione, i lavori sarebbe molto, molto più avanti, rispetto a un ‘primo lotto’ che arriva sino agli orti urbani di Rovigo”.
“Logico, quindi – prosegue Frigato – che Grignano domandi, come le altre frazioni, maggiore attenzione, rispetto e considerazione. Su questo punto, il nostro progetto è chiaro e concreto: attivare le consulte frazionali, alle quali si potrà partecipare dai 16 anni, istituire un assessore alle Frazioni che abbia capacità di spesa autonoma per i nostri 11 paesi che circondano Rovigo, un ricevimento settimanale, da parte del sindaco, a rotazione nelle varie frazioni.
L’assunzione di manutentori che si occupino di restituire decoro e bellezza ai vari luoghi che lo richiedono, inclusi i cimiteri, che spesso versano in stato d’abbandono”
