Federico Frigato sindaco

Le chiacchiere stanno a ZERO: il mio progetto civico va avanti! Perché Rovigo Si Ama.

Lo spettacolo avvilente di scontri, attacchi, sotterfugi messi in campo dai partiti e dalla coalizione pentestellata e di sinistra dell’ex sindaco, dal principale partito della sinistra e dalla coalizione di centrodestra, non lasciano presagire nulla di nuovo e positivo per la città. Leggo di campo largo, coalizione ampie, area vasta. La cosa preoccupante è che tutta questa narrazione è illogica e insensata rispetto alla situazione della città. Rovigo è sempre più isolata, ristretta in sé stessa, impoverita. Più che del campo largo bisognerebbe preoccuparsi del deserto che è diventata la nostra città.
L’appello del gruppo Bachelet è giudizioso, sicuramente serio, se fosse rivolto a dirigenti e partiti impegnati per il bene comune. Impegnati per tentare di risollevare questa città. Peccato che quei soggetti a cui si rivolge siano gli stessi fautori dello stallo attuale, impegnati da anni in scontri politici e personali culminati come sappiamo. Il Bachelet 5 anni fa aveva giustamente preso le distanze da questi stessi soggetti sposando un progetto civico. L’invito che faccio loro è di continuare quell’impegno insieme a noi. Di staccarsi definitivamente da logiche partitiche che si sono dimostrate inaffidabili. Di mantenere la loro coerenza.
I cittadini di Rovigo hanno bisogno di ritrovare quel legame con l’Amministrazione e con il loro Sindaco che è mancato in questi ultimi anni. Serve voltare pagina. Sono convinto che ci sarà molto da lavoro da fare. È evidente che nessuno ha la bacchetta magica ma penso sia doveroso ed urgente intervenire immediatamente sul centro storico. È forse l’ultima chiamata. Dovrebbe essere il cruccio di tutti. Ma i partiti e l’ex sindaco sono interessati ad altro. Il centro è lasciato languire da troppo tempo tra vetrine sfitte, spostamenti di uffici nella periferia della città, perdita di strutture e servizi. Abbiamo ben chiaro dove concentrare da subito l’azione della prossima amministrazione e quali sono le criticità che ci attendono. Penso alla desertificazione sociale ed economica della nostra città. Penso alla totale mancanza di eventi e programmazione culturale capace di portare gente a Rovigo. Penso alla gestione degli spazi e dei parcheggi. Penso alla mancanza di programmazione turistica collegata al resto della nostra Provincia, alla valorizzazione della nostra identità, al collegamento con il Parco del delta del Po, alla capacità di creare ed esportare un “marchio Rovigo” capace di attrarre turisti, investimenti e quindi lavoro. Penso ai tanti edifici abbandonati, sparsi nella città e nelle frazioni, da riqualificare e rimettere a disposizione della comunità. Penso ai nostri giovani ai quali nessuno si interessa ed alla necessità di donare loro momenti e spazi di aggregazione e crescita. Penso a come mettere a disposizione della nostra comunità strutture sportive e palestre moderne e fruibili da tutti, all’altezza di una città come Rovigo. Penso alla maggior parte della popolazione “over” che necessita di servizi socio-assistenziali e sanitari sempre più carenti ed inefficienti. Penso al dovere di non lasciare nessuno solo a sé stesso ma alla responsabilità di accompagnare, affiancare e sorreggere chi ha più bisogno o è meno fortunato di noi. Penso allo stato disastroso delle strade e dei marciapiedi del centro e delle frazioni. Penso al traffico ed all’inquinamento che pesano come un macigno soprattutto su alcuni nostri paesi. Penso al dovere di risolvere i nodi spinosi ereditati come il caso piscine e Iras/Casa Serena. Questi saranno i primi passi verso il rilancio della città.
Voglio rassicurare i professionisti del sottobosco: è inutile che continuino a chiedermi di fermarmi, di fare un passo indietro, di mettermi a disposizione per l’unità del centrosinistra. Non mi interessano le sorti di coalizioni e partiti. Non mi interessa cosa succede nel PD perché non sono del PD. Facciano le loro scelte senza mettermi in mezzo! Noi andiamo avanti lavorando su temi concreti, incontrando i cittadini a cui non interessa del “campo largo” ma hanno bisogno di risposte ai tanti problemi. Su questo noi siamo impegnati. Perché Rovigo si Ama.

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