Quando abbiamo pensato di impegnarci per la nostra città, lo abbiamo fatto anche alla luce della pochezza e dell’improvvisazione dimostrata dai partiti in questi anni.
Se ho deciso di rimettermi in gioco come “portavoce” di un gruppo di cittadini, l’ho fatto perché queste persone che compongono la lista “Rovigo si Ama” rappresentano la comunità rodigina in tutte le sue espressioni: medici, commercianti, liberi professionisti e partite IVA, infermieri ed operatori del sociale, pensionati, impiegati e operai, professori, volontari.
Fin da giovane ho amato e seguito la politica, partecipato attivamente alla vita del partito, quando ancora i partiti avevano un senso. Sapevano accompagnare la crescita dei giovani avvicinandoli all’impegno civile, condividevano programmi e progetti per il territorio, si occupavano dello sviluppo sociale ed economico della società.
Formavano amministratori preparati. Oggi tutto questo non c’è più. Ed è per questo che non abbiamo mai considerato l’idea di allearci con i partiti. Ancor di più vista la situazione in cui versano quelli locali. In questi mesi siamo stati contattati “da destra a manca”. Abbiamo ricevuto proposte di ruoli in cambio di un passo indietro.
Abbiamo interloquito con due formazioni di recente nascita come Azione ed Italia Viva, chiedendogli sempre di lasciare da parte i simboli e di unirsi in una lista civica. Ma abbiamo constatato che anche loro sono impegnati in logiche contorte basate su trattative, accordi, posizionamenti, più che sul bene di Rovigo. Non ci siamo mai fatti dettare condizioni e scelte da nessuno.
A chi vuole ascriverci a questo o quel partito rispondiamo: grazie ma no, grazie! Perché allora i cittadini dovrebbero votarci? Perché siamo liberi.
Perché nessuno ci può tirare per la giacca. Nessuno ci può imporre le scelte ed il percorso da intraprendere. Perché, a differenza di altri, non perderemo tempo nelle spartizioni, nella distribuzione di posti, nelle piccole o grandi scaramucce che hanno fatto cadere, ad esempio, le ultime tre amministrazioni.
Non faremo come gli uscenti amministratori che imbarcano prima il PD ora i 5 Stelle, la sinistra, Rifondazione comunista, che verranno utilizzati come scusa per il mancato raggiungimento delle promesse fatte. I cittadini dovrebbero votarci perché il nostro modo di governare sarà popolare, come siamo noi.
Gente normale, comune, che ha a cuore la propria città, i propri paesi. I cittadini saranno determinanti nelle scelte della futura amministrazione perché saranno gli unici a poterci imporre quello che c’è da fare. E c’è tantissimo da fare! Basta guardarsi attorno. La prima cosa che faremo saranno le Consulte di quartiere e frazione aperte ai giovani dai 16 anni.
Partecipazione. Condivisione. Libertà. Questo sarà il nostro modo di amministrare la città. Perché noi siamo diversi dagli altri.
Perché Rovigo si Ama!
