Palazzo Roverella sia inserito in un circuito ad hoc

Palazzo Roverella sia inserito in un circuito ad hoc

“Leggiamo  - con soddisfazione – che negli ultimi cinque anni le mostre organizzate a Palazzo Roverella hanno ampiamente superato, come presenze, quelle che si sono tenute nel medesimo arco di tempo a Palazzo dei Diamanti a Ferrara. Per la precisione, considerando il periodo dal 2019 al 2023, nella nostra città le cinque maggiori mostre, una all’anno, hanno totalizzato 245.213 presenze, a fronte delle 218.457 di Ferrara. Un risultato, grande, enorme. Una opportunità ancora più grande di quanto dicano i numeri, perché ora, la sfida, è non disperdere questo patrimonio di visitatori, ma inserirlo in un circuito che valorizzi tutta la città di Rovigo, che ha tesori ed eccellenze assolutamente paragonabili al Roverella”.

Lo spiega Federico Frigato, candidato sindaco della lista civica Rovigo Si Ama. “La sfida – prosegue – adesso è proprio questa: fare in modo che un simile, enorme flusso di visitatori non si limiti a visitare Palazzo Roverella, ma mangi in città, faccia acquisti in città, dorma in città, trovi altre proposte culturali e di intrattenimento a disposizione. Tutto ciò, insomma, che a oggi manca. Abbiamo una opportunità enorme e dobbiamo sfruttarla”.

“Dirsi ‘bravi’ da soli – dice ancora Frigato – non basta. E’ proprio per questo che restiamo attoniti di fronte a candidati sindaco, come il primo cittadino dimissionario Gaffeo, che sui propri social commentano questo dato facendosi i complimenti da soli, evidentemente cercando di appropriarsi, per fini elettorali, di un risultato chiaramente corale, poiché Palazzo Roverella e le sue mostre esistevano prima di Gaffeo e continueranno a esistere dopo; in secondo luogo, perché quando si ottiene un grande risultato il passo successivo da compiere è quello di cercare di sfruttarlo al massimo e di ampliare la platea di quanti ne possono beneficiare”.

“Quindi, questo è il momento di dirci: ‘Bene, ora cosa manca per rendere il tutto ancora migliore?’. Manca molto. Manca, in estrema sintesi, un circuito che metta il Roverella in collegamento immediato con altre possibilità di visitazione, manca una accoglienza del turista di livello, che veicoli direttamente a lui, senza che debba fare alcuna fatica, tutte le opportunità che Rovigo offre. Manca un collegamento diretto con locali ed esercizi commerciali, inclusivo di accordi di collaborazione, che faccia sì che prima e dopo la mostra il visitatore del Roverella sia indirizzato nei negozi, nei ristoranti, nei locali che sono pronti ad accoglierlo e nelle strutture ricettive disponibili per un eventuale pernottamento”.

Tutto questo – chiude Frigato – è completamente mancato in questi anni. Ed è per questo che il dirsi ‘bravo’ da solo da parte del sindaco dimissionario appare doppiamente fuori luogo. Al contrario, questi punti e le strategie per colmare queste lacune sono esattamente al centro del nostro programma. Puntiamo, in particolare, a un progetto di marketing turistico e culturale complessivo, che unisca Palazzo Roverella al resto di Rovigo e il resto di Rovigo a tutto il Polesine. Non solo: è necessario creare un marchio di Rovigo, sul quale puntare per stringere accordi con i grandi operatori turistici nazionali e internazionali”.

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